STOP ALLE ESTRADIZIONI POLITICHE!
STOP ALLA CRIMINALIZZAZIONE DEI E DELLE CURD*!
LIBERTÀ PER GULIZAR TASDEMIR!
Abbiamo appreso solo di recente e con grande dolore che l’attivista Kurda Gulizar Tasdemir ha ricevuto l’estradizione dalla Norvegia verso la Turchia. Questo è avvenuto mercoledì 4 luglio.
Rispetto a quanto sappiamo, questo tipo di assurdità era ancora sconosciuta. Gulizar Tasdemir è un’attivista curda di lunga data, che ha passato 27 anni della sua vita in prima linea nella lotta curda. Lei è una fra quelle voci che hanno preso parola contro i crimini della Turchia e fra quelle determinate a resistere al regime tirannico di Erdoğan. Inoltre, lei è una fra le migliaia di donne curde che hanno lottato per liberare le nostre strade dall’ISIS, dando voce alle minoranze in Turchia, e tenendo accesa una fiamma per i curdi e le curde in tutti i territori.
Sappiamo che Gulizar Tasdemir è stata in condizioni di salute critiche negli ultimi anni. Nonostante ciò, le autorità norvegesi sono arrivate al punto di ricorrere alla pratica di legarle polsi e caviglie mentre la estradavano verso la Turchia su un aeroplano militare. La compagna Gulizar è stata rimandata dalle autorità norvegesi in un regime, quello turco, che giustizia le donne rivoluzionarie, espone i loro corpi nudi, trascina i loro corpi per le strade e li butta da dirupi. Un regime che è il frutto di una politica autoritaria di lunga data, il quale è arrivato a tagliare i seni delle donne prigioniere e a compiere atti nauseanti sui corpi delle donne per tenerle sotto controllo.
Non ci sono dubbi che, il 4 luglio, con questo atto, la Norvegia da cosiddetta “culla della democrazia”, si è trasformata in un altro stato opportunista che parteggia per gli islamisti radicali/ultra nazionalisti del regime di Erdogan. Un regime assetato di sangue famoso per minacce, corruzione e genocidi. Siamo consapevoli che nei prossimi mesi avremo ancora più coscienza di ciò a cui dobbiamo questa pazzia. Potrebbe essere la costruzione di un altro condotto del gas, un impianto nucleare o l’installazione di una piattaforma petrolifera in Norvegia? O la Norvegia ha consegnato un’ attivista Curda al regime turco in cambio della sicurezza che Erdogan non “spedisca” rifugiati? Al di là di questa assurda razionalità, l’azione della Norvegia è deprecabile e inumana. La Turchia è un paese che apertamente non rispetta i diritti umani, la legge e la giustizia. Come Curd* e amic* de* Curd* noi non dovremmo restare a guardare mentre compagn* curd* o amic* vengono deportati verso uno dei maggiori sponsor dell’ISIS da così detti Paesi “democratici”.
Non possiamo tollerare né accettare il carattere sommario di questo rimpatrio forzato orchestrato dalla Turchia con l’appoggio della Norvegia nel più grande disprezzo per i diritti umani, delle garanzie di sicurezza e protezione politica. Con le donne curde e il popolo curdo riteniamo responsabile la Norvegia, ma anche i firmatari della Convenzione di Ginevra sui diritti d’asilo, per le drammatiche conseguenze di questo rimpatrio in un Paese come la Turchia in cui l’indipendenza della magistratura viene violata e dove l’uso della tortura è quasi sistematico. Chiediamo a tutte le istituzioni, al CPT (Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti), alla Corte europea per i diritti umani, al Parlamento europeo, di prendere atto di questa espulsione e di fare ciò che è necessario affinché l’attivista kurda sia considerata e giudicata prigioniera politica e che i suoi diritti fondamentali siano rispettati.
Invitiamo tutte le donne, le femministe, gli/le attivist*, le/i democratic* e tutt* coloro che si battono per i diritti fondamentali a denunciare questa palese violazione di una attivista la cui intera vita è stata una lotta per il riconoscimento dei diritti culturali e politici del popolo curdo ma anche una lotta per la liberazione delle donne.
STOP ALLE ESTRADIZIONI POLITICHE!
STOP ALLA CRIMINALIZZAZIONE DEI E DELLE CURDE!
LIBERTÀ PER GULIZAR TASDEMIR!
Per adesioni: solidarietadonnekurde@gmail.com, jin.mediaitalia@gmail.com
ADESIONI:
- Acrobax (Roma)
- Alma Terra (Torino)
- Amazora (Bologna)
- assemblea permanente contro carcere e repressione di Udine
- Associazione Ambrosia (Milano)
- Associazione Dax 16 marzo 2003 (Milano)
- Associazione Sakalesh (Palermo)
- Associazione senza paura (Genova)
- Autonomia diffusa
- Black Panthers F.C. (Milano)
- Casa delle donne di Milano
- casa delle donne Lucha Y Siesta (Roma)
- Casa internazionale delle donne e consorzio di associazioni che rappresenta (Roma)
- CASC Lambrate (Milano)
- Centro Politico Comunista Sandro Santacroce (Teramo)
- CISDA (Milano)
- Cobas Scuola-Ct
- Collettivo autonomo studentesco Cosenza
- collettivo femminista K.A.L.L. (Genova)
- Collettivo studenti federico secondo (Napoli)
- Comitato di base no MUOS Palermo
- Comitato di base NoMuos/NoSigonella
- Comitato Madri per Roma Città Aperta
- Cooperazione Rebelde (Napoli)
- CPOA Rialzo (Cosenza)
- CS. TPO (Bologna)
- CSO Ricomincio dal Faro (Roma)
- CSOA Angelina Cartella (Reggio calabria)
- CSOA Gabrio (Torino)
- CSOA la Strada (Roma)
- CSOA Lambretta (Milano)
- CSOA officina 99 (Napoli)
- DeGener_azione (Milano)
- Donne in nero Roma
- Ex Caserma Liberata (Bari)
- Gruppo donne no dal Molin (Vicenza)
- IAM – Iniziativa Antagonista Metropolitana (Firenze)
- IFE Italia
- infoaut.org
- L.O. Ska (Napoli)
- Labàs (Bologna)
- Laboratorio Libertario Landauer (Catania)
- Laboratorio metripolitano di cultura indipendente (Roma)
- Las Sioux (Milano)
- Le Mafalde di Prato
- Lume- Laboratorio universitario metropolitano (Milano)
- Lisangà culture in movimento (valSusa)
- Mala Servanen Jin – Casa delle donne che combattono (Pisa)
- Mamme in piazza per la libertà di dissenso (Torino)
- Mamme no MUOS (Sicilia)
- Mamme no TAP (Melendugno – Lecce)
- Mensa Occupata (Napoli)
- Milanoinmovimento
- Movimento No TAP
- Mujeres Libres (Bologna)
- NDO – Napoli direzione opposta
- NSM Non Solo Marange (Bari)
- NUDM Bari
- NUDM Milano
- Rete Antirazzista Catanese
- Rete Kurdistan Cosenza
- Rete Kurdistan Roma
- Senza Confine (Roma)
- Sparrow (Cosenza)
- Studenti Indipendenti Sapienza (Roma)
- Ya Basta Bologna
- ZAM- Zona Autonoma Milano
- ZIP – Ex Autofficina Occupata (Milano)