Report sulla situazione umanitaria ad Ain Issa

Mentre si intensifica il bombardamento da parte dell’Esercito Nazionale Siriano (NSA) supportato dalla Turchia nell’area di Ain Issa, a sud di Tel Abyad, molti civili rimasti nella zona di conflitto sono stati costretti a fuggire.

Aggiornato al 20 dicembre 2020, da Rojava Information Center.

Mentre si intensifica il bombardamento da parte dell’Esercito Nazionale Siriano (NSA) supportato dalla Turchia nell’area di Ain Issa, a sud di Tel Abyad, molti civili rimasti nella zona di conflitto sono stati costretti a fuggire, circa 9600 persone. 38 persone sono state ferite a causa del bombardamento indiscriminato e almeno 8 persone sono morte. Alcuni corpi devono ancora essere recuperati da sotto le macerie. 

Testo dall’Ufficio delle Organizzazioni ad Ain Issa:

“A partire dal 15/12/2020, le sofferenze delle persone ad Ain Issa e nei villaggi circostanti sono aumentate a causa dell’intensificarsi degli attacchi delle organizzazioni armate supportate dallo Stato turco, che raggiungono le dimensioni di un disastro umanitario. Specialmente ora, nella stagione invernale, molte persone abbandonano i propri villaggi e le proprie case, lasciandosi dietro tutti i propri averi, andando verso villaggi lontani dalle linee di combattimento e dal raggio d’azione di indiscriminate bombe turche, con la speranza di poter tornare poi alle proprie case, terreni e proprietà.  

Un enorme numero di residenti locali è recentemente stato sfollato, specialmente da villaggi sulle linee di combattimento come Al-Jahbl, Mashraqa, Ain Issa, al-Hayy, al-Sharqi, in aggiunta ai villaggi a ovest di Ain Issa, spaventati dalle mobilitazioni dello Stato turco, che minacciano i loro villaggi con improvvise rappresaglie.

Durante il recente avanzamento, l’Ufficio degli Affari Umanitari ha monitorato gli attacchi lanciati dall’occupazione turca e dai suoi mercenari dal 15/12/2020 contro i villaggi del confine orientale della città di Ain Issa, che hanno causato ai residenti sofferenze, evacuazione e deportazione dalle loro terre. I dati erano come segue:

1- I villaggi della zona orientale sono stati danneggiati, in seguito al recente attacco lanciato dall’occupazione turca, in particolare:

A- nel villaggio di Al-Jahbel, il numero di famiglie assediate è 30, il numero di famiglie sfollate è 25, ovvero circa 120 persone; il numero di martiri è 4, due fratelli sono sotto le macerie e 8 persone sono ferite. Per fuggire scelgono le aree dell’Amministrazione Autonoma, dove sono fuggiti verso la città di Al-Hisha e hanno alloggiato in terreni agricoli, a causa della mancanza di ripari dovuti all’evacuazione precedente, nel mese di ottobre (l’inizio degli attacchi).

B- nel villaggio di Al-Mashraqa, il numero di famiglie sfollate è 34 (155 persone), gli sfollati sono andati nella città di Al-Hisha, nell’area di Al-Shibl e nel villaggio di Tawila. Consideriamo che i residenti di questo villaggio hanno subito gravi sofferenze per andarsene, a causa del bombardamento indiscriminato e massiccio dal lato turco, senza assistenza delle forze russe.

C- nei quartieri di Ain Issa – Circa 840 famiglie, ovvero circa 6500 persone, sono fuggite dalla città nel corso degli ultimi cinque giorni, verso la città di Raqqa, i villaggi a nord di Raqqa e i villaggi di Ain Issa lontani dalle linee del fronte.

2- I villaggi della zona occidentale sono stati sfollati a causa delle forze turche adiacenti ai villaggi (Debs, Hisham, Khalidiya, Atshana, Rummana, Koberlik, Korek, Qazali, Bir Arab Al-Jarin).

I dati finali dall’inizio degli attacchi a inizio ottobre fino all’ultimo attacco in data 15/12/2020 sono quanto segue:

il numero di famiglie sfollate in totale è 1600 famiglie, circa 9600 persone;

il numero di villaggi colpiti, che sono stati evacuati, 15 villaggi inclusa la città di Ain Issa;

l’evacuazione sta avendo luogo nella direzione dei villaggi confinanti con i villaggi delle persone sfollate e lontano dal raggio del bombardamento, alcune persone partono con la speranza di tornare nei loro villaggi, il resto va verso la città di Raqqa e i suoi villaggi settentrionali e orientali;

il numero di feriti è 38, il numero di martiri è 8.

Il bombardamento continua a colpire i civili sfollati e quelli che attraversano la strada M4 davanti alle forze russe, che hanno smesso di attraversare l’incrocio, senza capacità di aiutare i residenti.

20/12/2020
Ufficio delle Organizzazioni a Tel Abyad – Ain Issa