15 detenuti del PKK e del PAJK hanno annunciato che il 30 aprile trasformeranno il loro sciopero della fame in digiuno della morte (rojiya mirine).
I/le detenut* sono in sciopero della fame da dicembre o da marzo (quando tutti i/le prigionier* si sono unit* allo sciopero della fame) per chiedere la fine dell’isolamento contro il leader del PKK Abdullah Öcalan.
Nella dichiarazione, il digiuno della morte è riferita come prossima fase della resistenza. Tutti gli/le altr* detenut* del PKK e del PAJK proseguiranno nel loro sciopero della fame a tempo indeterminato.
Gli/le scioperanti della fame si riferiscono nuovamente alla loro dichiarazione, in cui sono indicate le condizioni per porre fine alla loro azione. Se provvedimenti seri e durevoli vengono assunti dal governo per garantire le richieste evidenziate dalla dichiarazione, in particolare la fine dell’isolamento di Abdullah Öcalan’, chi porta avanti questo sciopero della fame è pront* a porre fine alla propria azione.
I nomi dei detenuti che sono in digiuno della morte sono i seguenti:
Bakırköy – carcere chiuso per donne:
NESRİN AKGÜL
ŞÜKRAN AYDIN
ZOZAN ÇİÇEK
Gebze – carcere chiuso per donne:
ARDIL ÇEŞME
ASLI DOĞAN
Van – carcere di massima sicurezza:
AHMET ANIĞI
ÖZHAN CEYHAN
VEDAT ÖZAĞAR
İHSAN BULUT
EROL ÇELİK
Amed (Diyarbakir) – carcere di tipo D:
ENGİN AKHAN
ENVER DURMAZ
AHMET TOPKAYA
A. HALUK KAPLAN
FERHAT TURGAY
tratto da: https://anfenglish.com/women/pkk-and-pajk-prisoners-to-go-on-death-fast-34614
Per chiarezza, aggiungiamo che con “rojiya mirine” (digiuno della morte) si intende uno sciopero della fame in cui, oltre a non assumere cibo, non si assumono nemmeno vitamine, sale o zucchero, che riescono a prolungare la vita degli/delle scioperanti. Si assume quindi solo acqua.