È un onore per noi scrivervi. La vostra dedizione alla lotta al fianco dei vostri figli e delle vostre figlie imprigionate, alla condivisione della lotta dei vostri figli e figlie in sciopero della fame per porre fine all’ingiusto isolamento di Abdullah Öcalan, è qualcosa di impressionante. Questa battaglia, questa dimostrazione di solidarietà e di resistenza contro le ingiustizie, non solo ha prodotto grandi cambiamenti, ma ha ispirato le persone in tutto il mondo, incluse noi compagne delle YPJ internazionali. Vedervi pagare un prezzo così alto sulla vostra pelle – sopportando le violenze della polizia, i gas lacrimogeni, gli idranti – è stato doloroso, ma ci spinge ancor più a voler partecipare a questa lotta. Le vostre azioni sono qualcosa che molti nel mondo non avrebbero il coraggio di fare.Rifiutando risolutamente di indietreggiare di fronte alla repressione dello stato, voi, le Madri con la Kefiah Bianca, le Madri del Sabato, le madri che hanno a cuore i combattenti e quelle che sono esse stesse combattenti, hanno mostrato al mondo come si lotta per la libertà. Non possiamo immaginare quello che abbiate provato sapendo che membri delle vostre famiglie vengono ingiustamente imprigionati, maltrattati e abusati. Avete mostrato al mondo cosa significa dimostrare veramente amore e lottare per la libertà con ogni mezzo necessario. E la cosa più bella è che noi sappiamo che questo è solo l’inizio.
Spesso quando guardiamo i notiziari vediamo le vostre azioni e sentiamo le vostre parole, che le amiche aiutano a capire a quelle di noi che non conoscono il kurmanci. È meraviglioso sentire le potenti voci delle madri dalle labbra di una heval (compagna), e imparare questa lingua attraverso le vostre parole di resistenza. Le parole di una madre restano con noi anche adesso: parlando della brutalità della polizia contro lei e le altre madri in azione, ha detto “Cosa possono farci? I nostri figli e le nostre figlie sono già in prigione”. Questa è la potenza di una madre, che ci insegna l’amore a cui tutte aspiriamo: uno che ci riempia così completamente da non lasciare in noi alcuno spazio per la paura. Un amore senza esitazione, un’esplosione di devozione, supporto e lotta. Quello che succede a loro, il vedere un’altra persona come una parte di noi, come connessa a noi, come un’estensione di noi stesse, è qualcosa di più pressante persino delle minacce che abbiamo di fronte: è questo il fondamento della rivoluzione e dell’amore.
Il lavoro delle madri per la rivoluzione è spesso silenzioso, ma sempre presente. Senza che nulla vi venga chiesto, rendete la lotta più bella e più facile, con ogni contributo possibile. Le madri hanno cucinato per le compagne in prima linea in molte operazioni contro DAESH, senza esitare a correre il rischio di essere così vicine alle bande fasciste. Le madri hanno resistito di fronte al nemico ad Afrin per dimostrare che le incursioni aeree non possono spaventarle o scalfire la loro volontà di difendere la rivoluzione e la propria terra.
Questo sforzo incondizionato è l’hevalti (companierismo) che vogliamo diffondere nelle nostre vite e nelle nostre comunità. Sono molti i modi in cui le madri contribuiscono alla lotta; la rivoluzione è tutto fuorché omogenea, ed ha un posto per ciascuna persona e in ogni fase della vita. Crediamo che le madri esemplifichino il senso dell’essere compagne verso cui tutte noi dovremmo tendere.
Il potere della madre è liberatorio. Voi siete ovunque le madri della libertà e le combattenti per la libertà. Quando vi vediamo e ci abbracciate, sentiamo in quei momenti che siete diventate le madri di tutte, e sappiamo che altre diventeranno le figlie delle nostre madri.
In questo modo non siamo mai lontane da casa.
YPJ INTERNAZIONALI
9 giugno 2019
Ufficio informazione delle combattenti internazionali delle YPJ