Il concetto di mascolinità nella nostra società ha condotto a problemi di natura sociale, economica, culturale, e psicologica. Tra questi i più rilevanti sono l’ oppressione e la marginalizzazione della donna. Nell’ambito del sistema le donne sono state deprivate dei loro diritti e rese vulnerabili. Oltre alle tradizioni e ai modi di pensare ereditati che hanno ostacolato il progresso delle donne e hanno limitato le loro aspirazioni a un futuro migliore, molte leggi e istituzioni hanno minacciato la libertà delle donne. Tutti questi ostacoli come: il divorzio per volere dell’uomo, il matrimonio forzato, la poligamia e l’oppressione di innumerevoli istituzioni si ripercuotono malamente non solo sulle condizioni della donna, ma anche sulle condizioni in cui versa la nostra società nella sua totalità.
Fondata sulla nostra ferma credenza nell’importanza del ruolo della donna nella famiglia, la quale costituisce il nucleo fondamentale della nostra società, noi sosteniamo che la libertà delle donne deve essere garanzia essenziale per ricostruire famiglie democratiche e una società libera e democratica. Il miglior modo per raggiungere lo sviluppo in qualsiasi società è mettere le donne al centro e assicurare la loro partecipazione nella costruzione e nello sviluppo delle loro comunità. Per questo motivo crediamo che le donne debbano continuare la loro lotta per raggiungere i diritti che tutelano la loro dignità. Le donne devono prendere possesso della loro libertà e del loro diritto di avere il controllo sulle proprie vite e su quelle dei loro figli e mai più accettare alcuna forma di marginalizzazione. Occorre tempestivamente un movimento di liberazione delle donne per fronteggiare tutte le forme di arretratezza, violenza e morte.
Il principale obiettivo dell’amministrazione autonoma democratica è quella di garantire i diritti e le libertà delle donne, in quanto tale l’amministrazione deve risolvere tutte le questioni rilevanti che le donne devono affrontare nella società, migliorare la loro situazione, assicurare la loro vita, proteggerle da persecuzioni e violenza e assicurare i loro legittimi diritti.
Alla luce di queste circostanze abbiamo deciso di sviluppare un insieme di principi cardini e di disposizioni generali connesse alle condizioni della donna, con l’ obiettivo di garantire equità e costruire una società libera e democratica.
Principi cardine:
1) È doveroso per tutte le persone che abitano nelle aree governate dall’amministrazione autonoma democratica combattere la mentalità reazionaria autoritaria all’interno della società.
2) L’equità tra donne e uomini sarà garantita in tutti gli aspetti della vita pubblica e privata.
3) Le donne hanno il diritto di essere nominate, di nominare e di ricoprire tutte le cariche politiche.
4) Tutte le istituzioni devono impegnarsi per il principio della gestione partecipativa.
5) Le donne hanno il diritto di formare organizzazioni politiche, sociali, economiche, di legittima difesa e di altra natura, includendo tutte quelle che non violano i principi del contratto
sociale.
6) Deve essere presente, come osservatore, un/una rappresentante delle organizzazioni delle donne e per i diritti umani, previo invito del Consiglio, quando sono in discussioni leggi emanate in casi eccezionali dal Consiglio Legislativo.
7) Quando saranno emanate leggi riguardanti le donne nel Consiglio Legislativo, il volere delle donne deve venir preso in considerazione.
8) Donne e uomini devono avere lo stesso trattamento per quanto riguarda lavoro e salario.
9) La testimonianza di una donna e di un uomo deve avere lo stesso valore legale.
10) Nessuna donna o ragazza può andare in sposa senza il proprio consenso.
11) Annullamento della dote, poiché la dote considera il possedere la donna come un valore materiale, sostituita dalla partecipazione delle due parti che garantisca una vita partecipativa.
12) I contratti matrimoniali devono essere di materia civile.
13) La poligamia deve essere impedita.
14) Entrambi le parti in un matrimonio hanno il diritto di separarsi, una coppia non può divorziare per volontà individuale.
15) Donne e uomini sono alla pari per questioni legate a eredità.
16) Impedire di proibire a ragazze di sposarsi.
17) Uccisioni con il pretesto dell’onore sono a pieno titolo reati fisici, morali e legali, così come lo è uccidere deliberatamente o accidentalmente. I reati sono puniti con pene previste dal codice penale.
18) Imporre rigide e uguali punizioni a entrambe le parti per chi è infedele.
19) Il traffico di esseri umani, specialmente di donne e bambini, è da essere considerato un reato e per cui va punito duramente. Vanno incluse tutte le forme di traffico, compreso ma non limitandosi solo a questo: sfruttamento sessuale, il lavoro minorile e il traffico di organi umani.
20) Va impedita la violenza e la discriminazione verso le donne. La discriminazione di genere è un reato punito dalla legge. L’amministrazione autonoma democratica dovrebbe combattere ogni forma di violenza e di discriminazione attraverso lo sviluppo di meccanismi legali e di servizi che forniscano protezione, prevenzione e cure per le vittime di violenza.
21) L’amministrazione autonoma democratica deve garantire i diritti democratici dei bambini e proteggerli da tutte le forme di violenza e sfruttamento.
Disposizioni generali:
22) Le donne e gli uomini possiedono uguali diritti regolamentati dalla legge nazionale.
23) L’Amministrazione autonoma democratica assicura per ogni individuo e per ogni famiglia, soprattutto per ogni bambino e donna, assistenza sanitaria e sociale, così come le necessità di base per vivere una vita libera e dignitosa, allo stesso modo fornendo la necessaria protezione alle vedove e alle donne anziane.
24) Le ragazze non possono andare in sposa prima dei diciotto anni.
25) Le donne hanno il diritto alla custodia dei propri figli fino all’età di quindici anni sia se sposate sia no. Raggiunti i quindici anni, il/la figlio/a ha il diritto di scegliere ed è responsabilità dei due genitori assicurare una casa e il sostentamento.
26) I ragazzi e le ragazze sotto i quindici anni che desiderino viaggiare devono avere il permesso dei genitori.
27) Quando temi relativi alle donne e alla famiglie vengono portati in tribunale, deve essere presente una rappresentante dei centri delle donne. La sua opinione sarà consultiva e non vincolante.
28) Le lavoratrici devono avere un congedo di maternità per un massimo di tre parti.
29) In caso di divorzio, la moglie ha il diritto di trattenere tutti gli ori e altri gioielli comprati per lei in occasione del matrimonio oppure di riceverne il valore equivalente sia se li possiede sia se li abbia acquistati il marito.
30) L’Amministrazione autonoma democratica deve istituire centri per donne condannate per un crimine incinte, che hanno appena partorito o allattano, adatti a fare in modo che il periodo di detenzione possa trascorrere ma facendo attenzione alla loro condizione, alla condizione del feto e del neonato.