La nostra città di Efrîn diventa famosa nel mondo a partire dai selvaggi attacchi dell’esercito turco e dei suoi alleati jihadisti. E diventa famosa con la resistenza del suo popolo contro l’occupazione fascista. Efrîn è diventata il simbolo delle donne e della rivoluzione dei popoli, il simbolo di una democrazia multiculturale. Dall’inizio della storia umana, Efrîn e la sua natura giocarono un ruolo centrale nello sviluppo delle virtù umane promosse dalle donne, come l’agricoltura, la vita sociale e la solidarietà. La prima rivoluzione delle donne ebbe luogo in questa terra.
L’imposizione dell’oppressione maschile portò alla prima rottura di genere, che si è manifestata nel corpo, nella cultura e nell’esistenza della donna e della società. Il suolo e i valori delle dee-madri Taratha e Ishtar sono stati saccheggiati e occupati. Allo stesso modo, oggi assistiamo all’oppressione dell’uomo e all’occupazione militare, che mirano alla sottomissione delle donne, della società e della natura imponendo la loro cultura dello stupro, assimilazione e schiavizzazione. Ma la resistenza delle donne e della società non potrà mai essere distrutta.
Durante la rivoluzione in Rojava le donne si sono sollevate contro questo sistema di atrocità. Con la loro resistenza contro la coercizione degli Stati-nazione e i massacri commessi dai gruppi jihadisti come Daesh e Al-Nusra, passo dopo passo sul territorio del Nord della Siria, la terra delle dee-madri Taratha, Atargatis e Ishtar, è stata difesa e liberata dall’occupazione. Dal 2011 le donne hanno svolto una funzione guida nella creazione del sistema Democratico ed Ecologico, Auto-Governato e della liberazione delle donne. Il sistema è stato abbracciato da tutti i differenti popoli del Nord della Siria negli ultimi anni. La rivoluzione delle donne e della società del Rojava sprigiona speranza e diventa un esempio per le donne e i popoli di
tutto il mondo.
Con l’obiettivo di difendere questa speranza, di una vita in libertà contro l’aggressione, donne di tante differenti parti del mondo sono arrivate in Rojava, come le combattenti YPJ Hêlîn Qereçox (Anna Campbell) dall’Inghilterra e la compagna Lêgerîn Çiya (Alina Sanchez) dall’Argentina. Con amore e
fiducia profondi queste donne hanno dato la loro vita per difendere Efrîn e la seconda rivoluzione delle donne.
Il 20 gennaio 2018, l’attacco genocida dei fascisti dello Stato turco e dei suoi gruppi jihadisti è partito contro il cantone di Efrîn. Questi attacchi continuano fino a oggi, con tutta la loro ferocia. Centinaia di persone – donne, uomini, bambini e anziani – sono rimaste ferite e uccise durante i bombardamenti dei nostri villaggi e delle nostre città. Case, scuole, ospedali, infrastrutture dell’acqua, il Meydanke damm, campi, luoghi sacri e siti storici sono stati danneggiati e abbattuti dagli attacchi dell’esercito turco. Gli occupanti hanno saccheggiato le nostre case e le nostre terre. Tutti i tipi di tortura, assassinio, stupro e assimilazione sono stati imposti contro le donne e la società. Con la loro politica e lo scambio di armi, gli Stati europei, la Russia e gli USA hanno supportato le aggressioni dello Stato turco. Specialmente con l’alleanza russa, il regime fascista turco è in grado di portare avanti l’esecuzione del massacro ad Efrîn.
Con il loro silenzio le istituzioni interstatali come l’ONU e l’UE, hanno di fatto approvato dei crimini contro l’umanità. Come donne di Efrîn condanniamo le sporche politiche e le alleanze delle forze statali, e non dimenticheremo mai!
Con la minaccia di un genocidio su larga scala, il 18 marzo, insieme a circa 200.000 abitanti di Efrîn, abbiamo capito di essere obbligate e obbligati a lasciare la nostra terra. Da quel momento viviamo in condizioni difficili, senza aiuti o protezioni da parte delle istituzioni internazionali.
Siamo determinate e determinati a rilanciare la nostra resistenza e la nostra lotta finché avremo liberato la nostra Efrîn dall’occupazione fascista e dall’imposizione dello Stato turco.
Con questo intento annunciamo la seconda campagna “Woman Rise Up For Afrin”.
A margine della prima fase della campagna, attraverso la nostra resistenza e le azioni delle donne in tutto il mondo, la verità sul sistema istituzionale d’oppressione dal carattere fascista dello Stato turco e della sua occupazione è stato rivelato. Sotto lo slogan “Woman Rise Up For Afrin” in diversi paesi e luoghi nel mondo le donne hanno organizzato proteste, dipingendo i muri, fotografando, con il teatro di strada e altre azioni creative. Ma adesso è necessario raccogliere tutte le nostre forze per la liberazione di Efrîn e in difesa della rivoluzione delle donne, per combattere e vincere. Dobbiamo creare pressione tanto verso le istituzioni internazionali quanto verso gli Stati, perché queste istituzioni assumano le loro responsabilità nel contesto dei diritti universali, per fermare l’attacco genocida della cultura, del popolo e delle donne di Efrîn.
I nostri obiettivi e richieste:
– L’Organizzazione delle Nazione Unite, le istituzioni internazionali e le organizzazioni per i
Diritti Umani, devono assumersi le proprie responsabilità per garantire la sicurezza e i bisogni
umani al popolo di Efrîn!
– L’occupazione dello Stato turco deve finire. Il popolo di Efrîn deve tornare nella propria terra, la
liberazione dell’occupazione dev’essere protetta e garantita dalla comunità internazionale!
– Tutti i soggetti responsabili d’aver perpetrato crimini contro l’umanità contro la popolazione di
Efrîn come l’occupazione, lo stupro, l’omicidio, il saccheggio e il femminicidio devono essere
condannati per i loro crimini da una corte internazionale!
Ci appelliamo a tutte le nostre sorelle e compagne, a tutte le donne del mondo:
– Donne, insorgiamo – insieme porteremo avanti la nostra resistenza per la liberazione di Efrîn e la
vittoria della rivoluzione delle donne!
– Contro il femminicidio, costruiamo l’unione delle donne e sprigioniamo la rivoluzione delle
donne ovunque!
– Ovunque Efrîn – Ovunque Resistenza!
#WomenRiseUpForEfrîn
#StopTurkishFeminicideInEfrîn
Kongra Star Efrîn
8 April 2018