In memoria di Nagihan Akarsel

La nostra amica Nagihan Akarsel è stata martirizzata questa mattina in un attacco armato a Sulaymaniyah.

Ai media e al pubblico
4 ottobre 2022

La nostra amica Nagihan Akarsel, una compagna dell’Accademia di Jineolojî e del Comitato editoriale della rivista “Jineolojî Journal”, è stata martirizzata alle 9.30 di questa mattina in un attacco armato a Sulaymaniyah.

Condanniamo con rabbia questo assassinio, che è solo uno dei recenti omicidi politici compiuti dai poteri fascisti ed egemonici contro tutte le donne del mondo impegnate nella lotta di resistenza. Chiediamo al governo regionale del Kurdistan di trovare al più presto gli autori di questo omicidio. Questo attacco segue i brutali omicidi di Yasin Bulut, Mehmet Zeki Çelebi e Suhel Xorşid. Se non verrà fatta luce su questo assassinio, la collaborazione del Governo regionale del Kurdistan dovrà vedersela con l’onda di rabbia crescente della nostra rivoluzione delle donne.

Nagihan era attiva nel movimento giovanile universitario, nei media e nel lavoro di Jineolojî. Da sempre ha partecipato alla lotta per la liberazione delle donne del Kurdistan, e per questo ha dovuto anche resistere in prigione per anni. In Rojava, negli gli anni più difficili, si è impegnata per far crescere la rivoluzione e, attraverso Jineolojî, per portare avanti il lavoro rivoluzionario delle donne. È stata attiva in ogni luogo del Rojava, soprattutto ad Afrin, con grande coraggio e determinazione. Ha toccato le anime e i cuori delle donne di Şengal (Sinjar), che hanno sperimentato la peggiore brutalità dell’ISIS, conducendo ricerche sul campo per mettere in luce questa sociologia e questa storia. Nagihan Akarsel, la nostra compagna dell’Accademia Jineolojî, era impegnata nelle Biblioteca e nel Centro di ricerca delle donne curde a Sulaymaniyah, insieme alle donne del Kurdistan meridionale e mentre stava lavorando con loro, che hanno vissuto le conseguenze più gravi del fascismo e delle politiche dello Stato-nazione, Nagihan è stata brutalmente uccisa dalle forze di occupazione turche.

Ricorderemo per sempre Nagihan Akarsel, che ha lavorato per decenni per far crescere il potere mentale e intellettuale della rivoluzione delle donne, il cui slogan Jin-Jiyan-Azadî riecheggia oggi in tutto il mondo. Contro la stessa mentalità del fascismo patriarcale che ha brutalmente assassinato Jîna Aminî, stiamo facendo crescere la rivoluzione delle donne in tutto il Kurdistan e non solo. Vogliamo vendicare la nostra compagna Nagihan rendendo sempre più luminosa la forza delle donne con Jineolojî, nonostante le tenebre del fascismo e della mascolinità dominante.

Facciamo appello a tutte le donne rivoluzionarie, democratiche e libertarie, agli accademici e agli intellettuali affinché condannino questo assassinio politico. Facciamo appello a Shahnaz Ibrahim e Kafia Suleiman e a tutte le donne del Kurdistan meridionale affinché facciano pressione sul Governo Regionale del Kurdistan per far luce su questo omicidio politico e condannino questo attentato unendosi alle azioni dell’ondata rivoluzionaria delle donne in atto in Rojhilat (Kurdistan orientale) con lo slogan Jin-Jiyan-Azadî.

Accademia di Jineolojî