In memoria del nostro compagno Tekoser Piling- Parole dal Rojava

“Anche quando tutto sembra perduto, quando i nostri nemici occupano i territori e l’umanità sembra distrutta, bisogna trovare la forza, e con coraggio essere d’ispirazione per i nostri compagni”

All’alba del 18 marzo, il nostro compagno italiano, nome di battaglia Tekoser Piling, Lorenzo Orsetti, è caduto martire nella zona di Derazor, vicino a Baghouz, lottando per la liberazione di quel territorio nelle mani di Daesh.

L’offensiva contro Daesh per la liberazione della zona di Derazor è cominciata più di un anno fa. YPG, YPJ e QSD continuano a lottare e resistere dal 2017 in questo territorio, dove compagni e compagne hanno perso la vita lottando per la libertà e per la fine dell’occupazione di questa terra.
Il nostro compagno Tekoser è arrivato in Rojava un anno e mezzo fa ed ha partecipato alla lotta di resistenza ad Afrin. Nato a Firenze, il compagno militava nell’area anarchica, con un cuore rivoluzionario e la passione per la libertà.
Questa era la seconda volta che faceva atto delle proprie parole e insieme alle unità di difesa del popolo YPG, si univa alla lotta contro il fascismo, nelle linee di fronte, lottando spalla a spalla con compagn* curd*, arab* e internazionalist*.
Il nostro compagno è caduto martire in uno degli ultimi attacchi per la liberazione totale del territorio, prendendo parte alla decisiva operazione militare per portare la libertà alle popolazioni della zona.

Questa triste notizia ci è giunta in un momento in cui il territorio di Rojava si prepara a resistere alle minacce dello stato turco che vuole stroncare questa rivoluzione che da più di sette anni resiste contro il fascismo e la barbarie degli stati dell’Unione Europea.
Tekoser è arrivato per lottare per la libertà con il proprio corpo, la propria mente e la propria anima, così ha fatto, così lo ricordiamo. Pieno di energia e passione, motivando le altre compagne e compagni a non abbandonare la lotta, a imparare dalle compagne curde e dalla resistenza in queste terre. Credeva nell’internazionalismo, per questo dopo Afrin non ha voluto abbandonare Rojava, e ha deciso di rimanere per continuare la lotta. Non dimenticheremo mai il valore e l’entusiasmo che ci ha regalato in ogni momento.

Per lui e per tutte le compagne che hanno perso la vita nella lotta per la rivoluzione e la libertà, continueremo lottando in queste terre e dovunque nel mondo esista oppressione. Il miglior tributo è continuare, resistere, fare che il nostro giorno per giorno sia in sé stesso un atto di resistenza e memoria.

In ogni angolo in cui il nemico si nasconde lo troveremo e con la forza dei nostri compagni e compagne che ci hanno lasciato, continueremo andando avanti, continueremo lottando!
Heval Tekoser Piling, non ti dimenticheremo mai, il tuo ricordo è dentro ogni cuore che palpita di idee rivoluzionarie e dentro ogni spirito ribelle! Continueremo con la tua memoria! Ci hai lasciati ma sappiamo che ovunque sarai continuerai a lottare. Oggi nel cielo abbiamo una nuova stella.
Hasta siempre compañero! I martiri non muoiono mai! Sehid namirin, sehid nemirin, sehid namirin!

Compagne e compagni internazionalist* in Rojava, 19 marzo 2019

http://barcelona.indymedia.org/newswire/display/525662

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