Traduciamo da Women Defend Rojava (7 luglio 2020).

Ieri, il Centro di ricerca e protezione dei diritti delle donne in Siria [Navenda Lêkolîn û Parastina Mafên Jinan a Sûriyê] ha avviato una campagna di raccolta firme per chiedere giustizia per l’uccisione di Hevrin Khalaf, la segretaria generale del Partito del Futuro Siriano [Partiya Suriya Pêşerojê].
Qui è possibile aderire al manifesto allegato all’appello.
Appello del Centro di ricerca e protezione dei diritti delle donne in Siria
Il Centro di ricerca e protezione dei diritti delle donne in Siria ha seguito il caso della politica Hevrin Khalaf, segreteria generale del Partito del Futuro Siriano, dal giorno del suo assassinio da parte della fazione pro-turca “Ahrar al-Sharqiya”.
Il Centro ha raccolto prove e assistito a dichiarazioni su quell’orribile crimine, per presentarle alle autorità giudiziarie competenti e alla comunità internazionale. Questo lavoro punta a ottenere giustizia per Hevrin Khalaf, che ha combattuto per una Siria plurale e democratica e ha unito tutte le componenti del popolo siriano sotto un unico tetto. Hevrin ha lottato per raggiungere l’obiettivo di portare sicurezza e pace in Siria, in fratellanza e coesistenza e basandosi su una vita comunitaria.
Noi, il Centro di ricerca e protezione dei diritti delle donne in Siria, oggi 6 luglio 2020 annunciamo l’avvio di una campagna per raccogliere firme con lo slogan: “Giustizia per Hevrin Khalaf”. La raccolta di firme andrà avanti fino a mercoledì 6 agosto 2020. L’intento è quello di fare pressione sui corpi decisionali affinché accettino il caso di Hevrin Khalaf e lo riferiscano alle corti internazionali per punire i colpevoli di questi crimini brutali contro la rappresentante politica curda Hevrin Khalaf e molte altre donne. Perciò chiediamo a tutte le organizzazioni della società civile, politici di spicco, figure legali e artistiche e chiunque risponda al nostro appello di firmare questa petizione. Il Centro la invierà alle autorità competenti affinché l’ottenimento della giustizia per Hevrin Khalaf, segreteria generale del Partito del Futuro Siriano, sia considerato una vittoria dei diritti umani per tutta l’umanità.
Centro di ricerca e protezione dei diritti delle donne, 6 luglio 2020
COMUNICATO
Giustizia per Hevrin Khalaf
Sono passati nove mesi dall’assassinio della politica e segretaria generale del Partito del Futuro Siriano, Hevrin Khalaf, da parte della milizia di Ahrar al-Sharqiya supportata dalla Turchia.
Hevrin Khalaf, che aveva sempre chiesto pace, democrazia e fratellanza delle nazioni, aveva lavorato duramente per rendere la Siria un luogo pacifico. Hevrin non ha mai abbandonato i suoi principi e l’attaccamento al suo Paese, la Siria.
Dall’inizio dell’operazione “Spring of Peace” [Sorgente di pace] fino a oggi, nonostante tutte le prove che documentano i crimini dello Stato turco e nonostante tutti gli appelli e le richieste di giustizia da parte delle organizzazioni per i diritti umani e dei partiti politici per la brutale e crudele uccisione di Hevrin, c’è ancora silenzio. Il mondo intero ha visto il metodo abominevole con cui è stata uccisa. Eppure niente è stato fatto per impedire a queste milizie di continuare, nei territori occupati, a diffondere paura e distruzione e di commettere ulteriori crimini contro la popolazione civile, specialmente donne e bambini.
Come stipulato dalle norme e dagli accordi internazionali e dal diritto internazionale, le donne e i bambini devono essere protetti e risparmiati dai combattimenti in tempi di conflitto armato. Gli attori del conflitto devono essere responsabili, nelle aree civili, della protezione e della sicurezza contro le violazioni di donne e bambini, perciò i responsabili devono essere portati davanti alla giustizia.
Comunque, l’esecuzione di questo meccanismo penale rimane soltanto all’interno dei confini degli Stati nazione che hanno accettato questo accordo. Per gli Stati nazione che non lo hanno accettato e si dissociano da esso, significa che i meccanismi penali non sono applicati.
Perciò questi Paesi possono evitare il giudizio della corte e la punizione. Nonostante la violazione di accordi e trattati internazionali da parte dello Stato turco, esso evita a sé e ai propri ufficiali di apparire davanti alla Corte penale internazionale perché lo Stato turco non ha firmato il sistema politico della corte di Roma [si tratta dello Statuto di Roma, in vigore dal 2002 – n.d.t.].
Per fare in modo che lo Stato turco e le sue fedeli milizie non evitino la punizione per i crimini che hanno commesso e ancora commettono in tutti i territori siriani occupati è necessario implementare i seguenti punti:
- Il Consiglio di sicurezza deve prendere provvedimenti e mettere fine all’espansione turca all’interno dei territori siriani e indagare sull’assassinio della politica Hevrin Khalaf con un comitato speciale e trasmettere il suo dossier alla Corte penale internazionale.
- Chiedere ai criminali di rendere conto dei loro crimini e ottenere giustizia per la segretaria generale del Partito del Futuro Siriano e per tutte le vittime civili in Siria.
- Perciò, vi invitiamo a stare dalla nostra parte e sostenerci per far sentire la nostra voce e mettere pressione alle istituzioni internazionali affinché aprano il caso della politica Hevrin Khalaf e rendano giustizia a lei e alla sua famiglia.
Comunicato in formato fotografico in inglese:

