Fermiamo le aggressioni dello Stato turco! Noi donne difendiamo il Rojava!

Lo Stato turco fascista ha colpito direttamente un’abitazione civile, uccidendo almeno tre donne.

Traduciamo il comunicato del 23 giugno 2020 pubblicato su Women Defend Rojava. Gli aggiornamenti fra parentesi quadre sono tratti dal comunicato del Kongra Star del 23 giugno 2020 “3rd name revealed to Turkish shelling’s victims” (Resa nota l’identità della terza vittima del bombardamento turco).

Questa sera [martedì 23 giugno 2020 alle 19:30] i droni armati dello Stato turco fascista hanno bombardato il villaggio di Helincê, a sud-est di Kobane. Lo Stato turco fascista ha colpito direttamente un’abitazione civile, uccidendo almeno tre donne. Zehra Berkel, dirigente del coordinamento di Kongra Star, il movimento delle donne nella regione dell’Eufrate, Emine Weysî [la proprietaria dell’immobile e Hebon Mull Khalil, anch’essa dirigente di Kongra Star].

Questo è un attacco diretto contro noi donne! L’ennesimo femminicidio commesso dallo Stato turco fascista, mirato contro la nostra organizzazione autonoma e la nostra lotta per la liberazione delle donne!

Da anni le donne dell’Amministrazione autonoma del nord-est della Siria si sono organizzate e si battono contro la mentalità patriarcale e per una trasformazione della società fondata sulla libertà delle donne. Fin dall’inizio il Kongra Star, il movimento delle donne del Rojava, ha svolto un ruolo fondamentale nella liberazione delle donne, avendo come obiettivo costitutivo la loro organizzazione e il loro rafforzamento. Anche in questo caso si tenta di distruggere queste loro conquiste – com’è stato evidente nell’ottobre 2019, durante l’ultima invasione turca, con l’assassinio di Hevrin Khalaf, segretaria generale del Syrian Future Party ed esempio del ruolo delle donne nel cammino verso la propria liberazione.

Nel nord-est della Siria continuano le aggressioni, la guerra sporca, l’occupazione da parte della Turchia e dei mercenari jihadisti al suo servizio. Lo dimostrano gli attacchi di questa sera e la situazione delle donne nelle zone occupate come Afrin: ogni giorno si ha notizia di donne sequestrate o uccise dai mercenari jihadisti appoggiati dallo Stato turco.

Tali aggressioni vanno ad aggiungersi alla guerra dichiarata al popolo curdo e alla rivoluzione delle donne da parte dello Stato turco e dal suo regime fascista portata avanti con gli attacchi e i bombardamenti nel Bashur (Kurdistan meridionale, Iraq) e con repressione in Bakur (Kurdistan settentrionale, Turchia), dove vengono arrestati attiviste, attivisti e parlamentari impegnati nel realizzare politiche femministe e per i diritti delle donne – che mira a proseguire un colpo di stato incentrato sull’attacco alle donne.

Inoltre, non possiamo dimenticare che l’aggressione sferrata oggi a Kobane è avvenuta a due giorni dall’anniversario del massacro che venne commesso proprio qui, nella città simbolo della resistenza e della sconfitta del fascismo dello Stato Islamico. Infatti, cinque anni fa, il 25 giugno 2015, truppe jihadiste entrarono in città indossando l’uniforme delle YPG e vi uccisero 252 persone fra cui 35 bambine e bambini e 64 donne. Lo Stato turco e lo Stato islamico si contraddistinguono per la stessa mentalità brutale.

Per questo facciamo appello alle donne di tutto il mondo perché alzino le loro voci e condannino i crimini di guerra perpetrati dallo Stato turco e denuncino le responsabilità della Russia nel controllo della fly zone sopra Kobane e quelle di tutti gli Stati membri della NATO e di tutte le organizzazioni internazionali quali le Nazioni Unite che continuano a far passare sotto silenzio le violazioni dei diritti umani commesse in ogni parte del Kurdistan.

Women Defend Rojava fa appello a tutte le donne affinché s’impegnino nella difesa del Rojava e del Kurdistan dal fascismo, organizzando azioni, manifestazioni e assemblee, diffondendo informazioni sulle atrocità dello Stato turco, facendo pressioni su coloro che si sono resi responsabili. Prendete posizione in quanto donne per difendere la vita dal fascismo. Donne di tutto il mondo, organizziamoci insieme per l’autodifesa! Basta con la mentalità patriarcale!

Poniamo fine ai femminicidi!

Poniamo fine ai crimini di guerra turchi!

Donne, difendiamo il Rojava!

Donne, difendiamo il Kurdistan!