A tre anni dall’occupazione di Afrin

Come movimento delle donne Kongra Star, promettiamo di rafforzare la nostra resistenza e la nostra lotta fino alla liberazione di Afrin, Girê Spî e Serêkaniyê, di proteggere le conquiste della rivoluzione delle donne e difendere la sicurezza del Rojava.

Traduciamo il comunicato del Kongra Star pubblicato il 19 gennaio 2021 in occasione del terzo anniversario dall’occupazione turca di Afrin.

Sono passati tre anni dall’attacco e dall’occupazione della regione di Afrin, la cui popolazione ha mostrato una resistenza senza precedenti e ha risposto a tutte le forme di violenza, dagli attacchi con armi pesanti ai bombardamenti dell’aviazione turca. Questa resistenza, che si è estesa dai villaggi circostanti fino al centro della città, è stata caratterizzata dalla fermezza dei/lle suoi/e combattenti, si è protratta per 58 giorni ed è stata segnata dalla lotta coraggiosa di martiri come Avesta Xabûr e Barîn Kobanê.

Lo Stato turco ha potuto occupare Afrin solo dopo aver utilizzato le armi più pesanti, decine di migliaia di mercenari jihadisti inquadrati nei ranghi del cosiddetto Esercito Siriano Libero e sotto la copertura e il silenzio della comunità internazionale. Proprio nel momento in cui gli interessi internazionali convergevano, portando a diversi accordi per dividere il territorio della Siria. Tutto questo è avvenuto a spese del popolo siriano che è stato costretto a fuggire dall’occupazione dopo aver subito violenze quali saccheggi, uccisioni, crimini di guerra, distruzione di luoghi antichi, abbattimento di alberi, sostituzioni demografiche, messa al bando della propria lingua madre, imposizione della lingua turca.

È noto che, prima dell’occupazione, Afrin era una delle zone più stabili e sicure, caratterizzata da diversità culturale e convivenza, oltre che un rifugio per gli/le sfollati/e siriani/e giunti/e lì per scappare dalla lunga guerra. Va detto che il progetto sociale dell’Amministrazione Autonoma [della Siria del Nord-Est] è stata una delle soluzioni migliori alla guerra in corso in Siria per eliminare ogni forma di razzismo e fondamentalismo religioso.

Lo Stato turco ha cercato con tutti i mezzi di sconfiggere il progetto democratico nella regione perché costituisce una minaccia per i regimi autoritari e dittatoriali della zona. Con l’invasione di Afrin e le atrocità che ne sono seguite lo Stato turco ha mostrato il suo vero volto. Perché dopo che lo Stato islamico (ISIS) è stato sconfitto dai/lle combattenti delle QSD/SDF [Quwwāt Sūriyā al-Dīmuqrāṭīya/Forze Siriane Democratiche], delle YPG e delle YPJ [Yekîneyên Parastina Gel/Jin – Unità di Protezione del Popolo e delle Donne], lo Stato turco si è mostrato come il principale sponsor dell’ISIS, con l’obiettivo di distruggere la nostra rivoluzione.

Ma lo Stato turco non è soddisfatto di questa occupazione e sta continuando a sferrare i suoi attacchi per distruggere il progetto di autonomia democratica occupando le zone di Serêkaniyê/Ras al-Ayn e Girê Spî/Tell Abyad e attaccando le regioni di Shehba, Ain Issa, Zirgan e Til Temir. Tutto questo sotto gli occhi del mondo e di quelle istituzioni e organizzazioni che dicono di impegnarsi per i diritti umani, ma sono rimaste in silenzio. Sono rimaste in silenzio e non hanno fatto nulla.

Condanniamo e denunciamo queste organizzazioni internazionali e quelle per i diritti umani che con il loro silenzio sostengono l’occupazione, il genocidio etnico e culturale sistematico che si sta portando avanti nella regione e la sostituzione demografica, lo sfollamento forzato e la violenza che subisce ogni giorno la popolazione di Afrin, contro la terra e le persone, estendendo così la minaccia alle altre regioni. Pertanto, chiediamo alle organizzazioni per i diritti umani di intervenire, di adempiere al loro dovere umanitario, di rispettare i diritti umani e di lavorare per porre fine all’occupazione e permettere così alla popolazione di Afrin di tornare a casa e garantire la sua sicurezza e la sua protezione.

Come movimento delle donne Kongra Star, promettiamo di rafforzare la nostra resistenza e la nostra lotta fino alla liberazione di Afrin, Girê Spî e Serêkaniyê, di proteggere le conquiste della rivoluzione delle donne e difendere la sicurezza del Rojava, di seguire le orme dei/lle martiri, di procedere nel loro percorso e di continuare a costruire il progetto di nazione democratica e vivere in comunione con tutte le società presenti nella regione.

Coordinamento del Kongra Star
19 gennaio 2021